Corsica 81 minacciata di sgombero (storie di acqua e di fuoco)

Si prevedono forti perturbazioni a Rifredi

E alla fine ci siamo. Dopo sei anni la notizia è arrivata: Corsica 81 è stata venduta dal tribunale che l’aveva requisita in seguito alla bancarotta fraudolenta del “Gruppo Margheri”. Ad acquistarla M&M CASA Srl, un’immobiliare che agisce per conto del Gruppo Intesa San Paolo. Da una parte la nostra casa, quindi, dall’altra il tribunale, la questura, una banca e un’immobiliare. Davvero un bel sodalizio, non c’è che dire. Il disegno sembra però ancor più ampio e più cupo. Ad oggi Corsica 81 è infatti nuovamente in vendita all’interno di un pacchetto unico che comprende anche altre proprietà situate parimenti in Viale Corsica. La stessa via in cui sempre in questo stesso anno inizieranno i lavori per distruggere l’area cani autogestita, sostituita da un nuovo parcheggio scambiatore della tramvia. Si cerca, insomma, un imprenditore che metta le mani su tutta la via, e porti avanti il progetto di gentrificazione della zona iniziato con il rifacimento di Piazza Dalmazia, continuato con la realizzazione della tramvia stessa e che proseguirà interessando anche l’ex panificio militare, destinato a diventare una nuova Esselunga e lo stabile dell ex cinema Manzoni, senza dimenticarsi di quel mostro addormentato che è ad oggi la stazione Foster. Possiamo quindi forse vedere anche lo zampino dell’amministrazione in questa cessione che di fatto contribuirà notevolmente a cambiare il volto di questa porzione di quartiere. Ad essere sotto attacco però non è soltanto una casa, ma un progetto. Un progetto che ci parla di altri modi di vivere e di relazioni non mutuate dal denaro. La tentazione di narrare che cosa rappresenta Corsica 81, che cosa è effettivamente sotto sgombero oltre alle nostre camere, è forte. Ogni progetto, ogni stanza dello spazio sociale meriterebbe un racconto a parte. La camerata per ospitare le persone in difficoltà o in viaggio, la serigrafia, la sala per i concerti e per le iniziative, la ciclofficina, la biblioteca, lo spazio per le riunioni del comitato della via.. riteniamo però più importante e più urgente fare fin da subito un altro tipo di ragionamento.
-Piove sul bagnato-
La notizia del nostro possibile sgombero non rappresenta certo un fulmine a ciel sereno. Quella scatenata dall’amministrazione fiorentina contro le occupazioni della nostra città è una vera e propria tempesta. Mentre ancora paghiamo lo sconto delle tante autogestioni distrutte manu militari dalla prefettura negli ultimi anni, si susseguono le voci dei prossimi attacchi della nostra controparte. Neanche un mese fa la notizia dei fondi stanziati per l’anno 2019 per rifare i locali che attualmente ospitano La Polveriera. La fattoria liberata di Mondeggi è stata nuovante messa all’asta e forse già il prossimo 1 Marzo vedrà uno nuovo speculatore allungare le sue mani. Un destino simile forse interesserà anche il Csa Next Emerson, la cui data di messa all’asta si avvicina in modo preoccupante. Dal loro tavolo di dicembre, Salvini e Nardella hanno tuonato contro gli stabili occupati della nostra città, assicurando almeno altri 5 sgomberi per il 2019. Se tutte queste ipotesi diventassero realtà il volto della nostra città ne risulterebbe profondamente e terribilmente modificato. La ricchezza sociale rappresentata da tutti gli spazi liberati è tale che pare impossibile anche solo cercare di riassumerla in qusto scritto. Certo è che tutte le occupazioni rappresentano un catalizzatore per chiunque si faccia portatore di un pensiero “altro”, un pensiero per cui antifascismo, antirazzismo e antisessismo non rappresentano che le radici di un albero la cui chioma vuole svettare ben al di là dell’essere contro qualcosa, ma a favore di un presente migliore per tutti.
-Che tante fiammelle compongano un incendio-
Ogni spazio liberato ha la sua storia e le sue idee. Spesso come compagni che insistono sulla medesima città tendiamo a dare risalto più alle nostre differenze che ai motivi di unità. Dobbiamo però aver sempre ben presente che i “nostri” spazi, non son realmente nostri. Appartengono infatti a tutte le persone che li attraversano: da chi viene ogni tanto in assemblea a chi si avvicina per le serate fuori dai soliti circuiti commerciali (sia per prezzi che per offerta culturale), da chi fa boxe popolare a chi partecipa alla discussione intorno ad un nuovo libro e tanti, tanti altri che al pari nostro si ritroverebbero in una città che non riconoscono più, completamente svuotata di quanto di più sano aveva da offrire. Per tutte queste persone le nostre diversità sono ben poca cosa a fronte di ciò che ci accumuna. Dobbiamo quindi cessare di essere tante fiammelle nel buio e trasformarci in un incendio in grado di contrastare la bufera in arrivo. Dobbiamo, e ne abbiamo piena capacità, trasformare questa minaccia in un’occasione. Rilanciare la mobilitazione a fianco di tutti gli altri sfruttati della città. Il nuovo decreto sicurezza ha indicato con chiarezza chi sono gli altri indesiderati delle nostre metropoli. Sta a noi adesso far sì che neanche una scintilla vada sprecata.
CON QUESTA CONVINZIONE RILANCIAMO L’ASSEMBLEA CHIAMATA ALL’INTERNO DEI SUOI LOCALI DALLA POLVERIERA PER GIOVEDì 17 GENNAIO ALLE 18.30 PER PARLARE DELLE FUTURE MOBILITAZIONI IN DIFESA DEGLI SPAZI LIBERATI DELLA CITTA’.

Icompagni e le compagne di viale Corsica 81 – 16 Gennaio 2019

Julkaissut Patrizia Corsica Keskiviikkona 16. tammikuuta 2019